Per vendere il tuo oro usato scegli il negozio giusto

compro oroIn tema di risparmio e di necessità di avere denaro contante per le proprie esigenze, c’è una soluzione che, in genere, è alla portata di chiunque, in quanto tutti, o quasi, hanno nei cassetti degli oggetti d’oro, che siano gioielli, servizi di piatti, posate, orologi o quant’altro.

E’ piuttosto frequente che questi oggetti siano dimenticati, non usati e non considerati, eppure essi possono valere una discreta cifra.

Negli ultimi tempi sono comparse molte insegne di ‘Compro oro‘ e questo, se da una parte può essere utile per consentire di scegliere, dall’altra rende necessario considerare che non tutti sono convenienti ed affidabili.

I ‘compro oro‘, come i ‘banco metalli‘, sono insegne diventate sempre più familiari nelle città come nei piccoli paesi. Tra questi due generi di attività ci sono però delle differenze che è bene conoscere, per fare oculatamente le proprie scelte.

Un compro oro non è necessariamente un banco metalli. I servizi del compro oro sono quelli di valutare ed acquistare oggetti di qualsiasi genere contenenti oro o altri metalli preziosi, ma non tutti i compro oro sono abilitati a fondere i metalli.

Il banco metalli in regola è iscritto in un elenco di operatori professionali presso la Banca d’Italia: è questo Istituto che rilascia le autorizzazioni ai professionisti che vogliono inserirsi nel settore del commercio dell’oro e di altri metalli preziosi. E’ inoltre in vigore un decreto legislativo del 1993 che fissa i requisiti necessari per avere l’autorizzazione ad operare, tra cui anche le caratteristiche di onorabilità del personale che gestirà il punto vendita e si occuperà delle relazioni coi clienti.

Alla luce di queste informazioni, per scegliere un negozio a cui affidarsi in serenità per vendere il proprio oro, è bene tener conto di una serie di consigli e di strategie, per fare in modo che i compro oro siano un’opportunità da sfruttare e non un tortuoso percorso in cui non si sa come muoversi.

Innanzitutto, una volta scelto l’oro da vendere per cercare di fare un buon guadagno, conviene pesarlo, così da cominciare ad avere un’idea del profitto che se ne potrà ricavare.

Selezionando tra i tanti negozi di questo genere, si può accedere online al sito dell’operatore prescelto e controllare le quotazioni. Va ricordato che le quotazioni sono continuamente aggiornate e quindi, se non si è convinti, conviene fare un confronto per scegliere la migliore quotazione oro.

E’ possibile bloccare la quotazione, così da poterne usufruire recandosi in negozio anche in un momento successivo. Chiaramente, se conveniente, meglio scegliere una filiale che sia facilmente raggiungibile. Sempre online, è possibile conoscere le migliori quotazioni oro per 24, 28 o 14 carati.

Un gruppo di una certa notorietà è probabilmente più affidabile rispetto allo sconosciuto. In ogni caso, è bene assicurarsi che il negozio abbia i permessi obbligatori per esercitare in trasparenza, permessi che devono essere esposti ben visibili alla clientela.

Una volta deciso cosa vendere – naturalmente può trattarsi anche di oggetti rotti o spaiati – ed individuato il negozio che fa al caso proprio, con le idee ben chiare sul peso e sul prezzo, la compra – vendita è semplice.

Recandosi nel negozio, il personale qualificato si accerta della purezza dell’oro, controllando la marchiatura e passando sullo stesso degli appositi acidi. Una volta confermata la natura del metallo, questo viene pesato su bilance di precisione e valutato secondo la quotazione del giorno o la quotazione che il cliente ha eventualmente bloccato. Se ci si accorda per la vendita, sarà chiesto di compilare un modulo con i dati del cliente e la descrizione dell’oggetto.

Tutta questa fase di valutazione è gratuita e non obbliga alla vendita dei gioielli analizzati.

Rispetto alle oreficerie che si occupavano di ritirare l’oro prima dell’avvento massiccio dei compro oro, e potevano solo dare in cambio oggetti d’oro nuovi, il vantaggio dei moderni acquirenti è che pagano in denaro contante e senza commissioni.

Le vetrine appariscenti ed allettanti che si trovano in ogni città e paese non sono da considerare un sistema per arricchirsi, ma vanno valutate per quello che sono: un’opportunità per avere dei soldi, in cambio di oggetti d’oro o altri metalli inutilizzati.

Quando il denaro ha più importanza di vecchie cose d’oro, oppure si vogliono rinnovare i propri gioielli, i compro oro o i banco metalli sono una soluzione semplice, alla portata di tutti.

Occorre informarsi bene sulla serietà dell’attività e ci saranno solo sorprese positive.

Servizi dei banco metalli per gli operatori oro

lingotti e moneteIl Banco metalli, una società efficiente ed autorizzata.

Si sente spesso parlare del Banco metalli ma molti cittadini non sanno che è un vero e proprio punto di riferimento a cui fare capo per investire o per vendere il proprio oro di famiglia.
Il Banco Metalli è una società autorizzata dalla Banca d’Italia che grazie alla collaborazione di validi operatori professionali, lavora in maniera seria e trasparente ed è sempre al servizio dei cittadini.
La capitale italiana è stata la prima città dove sono sorte queste imprese ma la loro diffusione sta avvenendo in maniera capillare in tutta la penisola.
La società è un’autorevole azienda che viene autorizzata principalmente sui principi di onorabilità dei titolari.
Questi ultimi devono possedere requisiti precisi per poter ottenere la licenza per commerciare in oro.
L’oggetto sociale dell’impresa infatti, deve necessariamente contenere la dicitura ‘commercio oro‘.

Quali sono gli obiettivi del Banco metalli.

Il Banco metalli ha il compito di fondere ed affinare l’oro che acquista da privati, orafi, gioiellerie e compro oro di piccole dimensioni.
Al contrario degli esercizi di compro oro, il Banco metalli non è abilitato a vendere gioielli d’oro mentre insieme alla Banca d’Italia, è l’unica struttura autorizzata a vendere monete, lingotti e placchette per uso investimento.
I privati che decidono di investire in oro, possono tranquillamente rivolgersi a questa impresa per acquistare i beni da investimento e gli operatori sempre cordiali e ben disposti, sono pronti ad elargire tutte le informazioni necessarie per consigliarli al meglio.
La trasparenza delle operazioni che compie il Banco metalli si evidenzia nella procedura da seguire.
Qualsiasi transazione deve essere registrata su un Registro di Pubblica Sicurezza che viene dato in dotazione ad ogni Istituto.
Su questo importante documento, verranno elencati le generalità del cittadino che acquista, il suo codice fiscale e il costo del bene che ha acquistato.
Queste norme sono regolamentate dalla normativa del settore come recita la ‘ la legge 17 Gennaio 2000 n.7’.
Naturalmente, le operazioni di compravendita possono essere eseguite solo da persone maggiorenni.
In caso di vendita, la cifra che viene erogata in contanti dall’operatore al privato o alla società, non può superare i 1000 euro.
In caso di pagamenti maggiori, l’operatore è tenuto ad emettere un assegno circolare o ad accreditare la cifra sul conto corrente bancario del beneficiario.

Le transazioni possono essere effettuate da casa.

Grazie alla moderna tecnologia, le transazioni tra le società o i singoli cittadini , possono avvenire direttamente da casa.
Ogni Banco Metalli che si rispetti, mette a disposizione dei cittadini che vogliono acquistare o vendere un sito dove è presente un calcolatore dove inserire i carati dell’oro da vendere ed il peso. Quando si ritiene che il prezzo dell’oro sia ad un’ottima quotazione, il calcolatore viene bloccato per poi terminare la transazione direttamente in sede, nell’arco di 48 ore.
Se invece si vuole acquistare un lingotto o una moneta, si aggiunge il bene da investimento al carrello e si procede con l’ordine.
L’ordine verrà evaso appena gli operatori avranno controllato l’arrivo della somma richiesta sul conto corrente intestato all’impresa.
Lingotti e monete arriveranno al domicilio del richiedente con tutte le norme di sicurezza.
Infatti, l’Istituto mette a disposizione un furgone antitaccheggio ed i prodotti arriveranno in un lasso di tempo molto breve.
E’ chiaro che se si preferisce, le operazioni possono avvenire direttamente in sede dove è possibile chiedere tutte le delucidazioni necessarie.

I privati si rivolgono con fiducia al Banco metalli.

A parte gli esercizi di compro oro, le oreficerie e le gioiellerie, che si affidano alla competenza dei professionisti del Banco metalli, anche i privati stanno imparando ad apprezzare questo Istituto.
Questa impresa è diventata una realtà affidabile visto che se prima si investiva tranquillamente nel mattone, oggi la situazione si è capovolta.
Investire in oro è uno delle operazioni pù efficaci che si possano compiere.
Chi vende desidera quantificare i propri bene nel modo giusto e pretende la massima limpidezza.
Allo stesso modo, chi acquista ed investe ha bisogno di sicurezza.
Se è vero che gli investimenti in oro hanno sostituito brillantemente gli obsoleti buoni cartacei e le azioni, è anche vero che almeno inizialmente, occorre un supporto valido e professionale.

Scegli Oroelite per acquistare oro da investimento

oro lingottiRisale a tempi molto antichi il concetto di considerare l’oro come un bene prezioso. Già nella preistoria questo metallo veniva utilizzato per creare gioielli ed ornamenti.
Nella storia e con l’avanzare dei secoli, l’oro non ha mai perso la sua connotazione di pregio.
Ancora oggi è molto quotato per gli investimenti perché considerato un bene rifugio.
Infatti la storia ci spiega e ci insegna il ruolo di indipendenza di questo metallo dalle altre valute nei mercati azionari ed obbligazionari: nei periodi di maggiore avversione al rischio sui mercati e di incertezza economica, l’oro si rivela sempre un rifugio ideale per gli investitori.
Il suo valore commerciale, nonostante sia comunque soggetto a fluttuazioni al pari di altri beni commerciali quotati, rimane contraddistinto da una stabilità nel lungo periodo, che lo differenzia dalle altre valute.
Inoltre la sua importanza negli investimenti risiede nel fatto di essere un bene trasportabile, divisibile e considerato come metodo di pagamento nello scambio di transazioni.
Per tutti questi motivi chi desidera compiere investimenti che siano il meno aleatori possibili potrà orientarsi verso quegli scambi commerciali basati sul compro oro.
Il procedimento del compro oro è facilitato oggigiorno dall’utilizzo del computer che permette, attraverso dei siti internet specifici, di compiere operazioni di acquisti on line.
Ciò che bisogna tenere in considerazione quando si decide di sfruttare questa opzione mediatica è l’affidabilità dei siti di riferimento poiché non tutti sono seri.
OroElite è una società che opera nel campo dell’oro da molti anni e garantisce servizi professionali essendo un banco metalli ufficiale, certificato dall’iscrizione nell’elenco degli operatori nel settore, rilasciato dall’Ufficio Italiano Cambi.
Per merito dell’esperienza acquisita nel tempo la società consente di compiere acquisti on line sicuri e convenienti per il cliente.
Infatti non offre solo un servizio di compro oro, ma amplia i propri servizi a numerose attività da compiere legate a questo metallo prezioso, offrendo alla propria clientela la possibilità di vendita ed acquisto di oro da investimento in modo semplice, veloce e sicuro.
Gli ori considerati da investimento e che vengono commercializzati sui mercati sono monete e lingotti.
I lingotti devono essere certificati e conformi agli standard fissati a livello internazionale riguardo il peso, la misura e la purezza.
Il sito OroElite consente di acquistare lingotti d’oro certificati di varia dimensione, fissandone il prezzo per 24 ore e garantendosi così da un’enventuale svalutazione monetaria improvvisa.
In questo modo si risparmia e ci si assicura un investimento sicuro e stabile.
Per ottimizzare gli investimenti è necessario compiere acquisti che siano conformi alle proprie necessità, valutando le caratteristiche del lingotto in base alla durata dell’investimento che si vuole compiere.
Chi ha la necessità di usufruire di investimenti facilmente monetizzabili nel breve termine dovrà acquistare tagli più piccoli da 20 o 50 grammi, mentre chi preferisce tenere fermo l’investimento ed ottenere maggiori profitti sfruttando il lungo periodo, tra i 5 e i 10 anni, potrà acquistare lingotti dai 500 grammi ed oltre.
Bene rifugio per eccellenza, dunque, l’oro oggi è senza dubbio uno degli investimenti che promette il maggior tipo di rendimento.
In modo diretto e semplice, attraverso siti certificati quali OroElite, è possibile compiere acquisti on line sicuri di oro, valutando tutti gli elementi soggettivi che rendono un investimento il migliore possibile rispetto alle personali esigenze.

Oroelite prezzo dell’oro in tempo reale

bracciali oroQuando si sente la necessità di vendere il proprio oro, il primo passo da compiere è scegliere il negozio che possa acquistarlo al prezzo più vantaggioso, OroElite può risolvere i tuoi problemi. I punti vendita compro oro sono moltissimi, per cui la scelta del negozio a cui rivolgersi può diventare complicata, soprattutto se non si conoscono le modalità con cui avviene una vendita regolare, che permette di essere sicuri sull’onestà della valutazione dell’oro.

Per avere una prima stima sul valore dei propri oggetti, può essere molto utile il servizio di quotazione on line che molti compro oro offrono. Ad esempio, Oroelite oltre ad offrire un servizio di valutazione online, permette anche di conoscere il prezzo dell’oro in tempo reale, ed eventualmente, tramite l’opzione blocca prezzo, di bloccarne il prezzo per ventiquattro ore. Questo strumento è molto interessante per quanti, attenti alla valutazione dell’oro, vogliono ottenere la migliore quotazione dell’oro possibile. Il prezzo dell’oro, infatti può cambiare durante la giornata: bloccando il prezzo, invece, si ha la possibilità di avere una valutazione del proprio oro al prezzo bloccato anche nel caso la quotazione dell’oro fosse diminuita con il fixing successivo.
Quando ci si reca in negozio, naturalmente, l’utilizzo di bilance di alta precisione permetterà di valutare con certezza il peso reale degli oggetti da vendere, per cui, eventuali scostamenti dalla stima effettuata in casa non devono necessariamente insospettire o far pensare ad un imbroglio. In ogni caso, per ottenere la massima quotazione dell’oro, può essere utile recarsi in più punti vendita, in modo da assicurarsi del reale valore dei preziosi che si intendono vendere.

La pesatura degli oggetti non è il primo passo per la vendita dell’oro. Prima di procedere alla valutazione dell’oggetto o degli oggetti, infatti, gli operatori dei negozi dovranno controllare che essi siano realmente in oro. Per questo dovranno controllare la punzonatura, che dà informazioni sul titolo dell’oro, ossia sulla sua purezza. In caso di gioielli, l’oro sarà quasi sicuramente a 18 carati, ossia sarà punzonato con il simbolo 750, mentre la quotazione dell’oro viene effettuata sull’oro puro, ossia sull’oro 999. Questo porta spesso molte persone a confondersi sul reale valore dei propri gioielli, per i quali ci si aspetterebbe una valutazione maggiore pensando che essi siano in oro puro e non in oro 750. Naturalmente, questo discorso non vale solo per i gioielli, ma per tutti gli oggetti in oro che vengono portati alla vendita: alcuni, come ad esempio i lingotti o le monete sono quasi sempre in oro puro (nel caso delle monete dipende dal tipo di moneta), altri, come ad esempio orologi o piccoli oggetti, possono essere in oro con una caratura minore, e quindi andranno valutati come tali.

Che tipo di oro acquistano i negozi compro oro come Oroelite? Oggi i compro oro sono specializzati in settori differenti che vanno dalle perizie dei gioielli antichi alla valutazione delle pietre preziose, dagli inventari per le assicurazioni fino al ricondizionamento dei gioielli. I gioielli venduti ai compro oro possono essere portati alla fusione (operazione che non avviene al compro oro ma al banco metalli cui viene inviato il metallo), oppure possono essere riportati a nuova vita grazie alla collaborazione con maestri orafi che rigenerano i gioielli tramite un lavoro attento ed accurato.
Per potere vendere il proprio oro, quindi, dopo avere accettato la valutazione effettuata dall’operatore del negozio scelto, si deve seguire una procedura burocratica che permette di effettuare la vendita in tutta sicurezza e trasparenza. Per prima cosa, chi vende i propri oggetti deve presentare un documento di identità e il codice fiscale: i dati verranno registrati su un apposito registro insieme alle caratteristiche degli oggetti che si stanno vendendo. Questa procedura è fondamentale per seguire le normative dettate dalla legge antiriciclaggio, che tutela i venditori e i negozi compro oro dal riciclaggio di metallo ad opera di mafie e camorre. Anche per il pagamento si deve seguire una procedura precisa, che prevede che non possano essere pagate in contanti, ma solo con modalità rintracciabili, somme superiori ai 999 euro.

Gioielli commerciali o personalizzati?

gioielliSin dall’antichità le donne si adornavano con oggetti preziosi che erano simbolo di ricchezza e prestigio. La realizzazione di un gioiello è una vera e propria arte iniziata durante l’età del bronzo con la lavorazione dei metalli e si è tramandata fino ai giorni nostri. Come recita un celbre detto popolare indonesiano, le persono sono solite decorarsi con gioielli e mettersi fiori nei capelli per fare gioire la propia anima affinché così non le abbandoni per andare altrove. Negli ultimi anni, grazie al diffondersi di video tutorial e guide online la creazione di monili è diventata un’arte accessibile a molti. Basta avere a disposizione perline o pietre, un filo, pinze, tronchesi e tanta fantasia. Tutto può essere riciclato e riutilizzato per creare oggetti. Se volete acquistarli invece avete un’ampia scelta tra gioielli artigianali e commerciali. I due tipi sono differenti sotto vari aspetti.

La prima motivazione è l’unicità del gioiello artigianale. Un artigiano orafo può realizzare anche più copie di uno stesso gioiello ma non potrà mai farne uno identico e questo lo renderà già unico nel suo genere. Il gioiello commerciale invece può essere realizzato in qualsiasi parte del mondo, anche in posti dove il costo della manodopera e la qualità dei prodotti sono molto bassi.
Un artigiano può realizzare gioielli su misura che si adattano perfettamente al cliente. E’ un artista che realizza oggetti curati nei minimi dettagli e che trasforma l’idea del cliente in un gioiello unico e particolare. Il gioiello commerciale invece è disponibile in poche misure che non rispondono alle esigenze di tutti i clienti.Tuttavia ai tempi d’oggi regalare un gioiello non è più solo amore per il bello ma è anche un investimento. Una volta che è stato stabilito che un gioiello artigianale è più personale di uno realizzato industrialmente vediamo come si fa a scegliere il gioiello più adatto. Meglio un monile d’epoca o uno contemporaneo? Da un lato abbiamo un oggetto contemporaneo che solo se è particolare nel design e nella lavorazione può risultare un ottimo investimento, dall’altro abbiamo un gioiello che acquista valore grazie alla sua antichità, ma non sono però gli unici elementi da considerare. I gioielli d’epoca generalmente provengono da collezioni private e lasciti come anelli, bracciali, collane a frangia, orecchini pendenti a disco e spille che vengono trasmesse di generazione in generazione. Questi oggetti sono tanto peculiari quanto difficili da reperire. Un modo può essere partecipare alle aste che vengono organizzate periodicamente dalle grandi case frequentate da collezionisti rischiando di acquistarli a cifre elevatissime oppure rivolgersi ad un banco metalli autorizzato che offre servizi analoghi a prezzi accessibili.

Altrimenti si può puntare sull’acquisto di gioielli usati a buon prezzo. In questo caso però vi serviranno alcune accortezze per riconoscere l’effettivo materiale usato, la sua preziosità e naturalezza. L’oro e l’argento usati generalmente mantengono il loro valore intrinseco invariato che è legato alla purezza del metallo. Per stabilire quindi il valore dei propri gioielli bisogna osservare in che misura è presente oro, argento o platino. Data la morbidezza di questi metalli nobili generalmente vengono mescolati insieme ad altri metalli quali il rame o il palladio. Il valore del gioiello è dato dalla composizione della lega. Un metodo per verificare il valore degli oggetti in oro e argento è verificare la presenza di un punzone che misura la purezza del metallo. La punzonatura viene espressa in millesimi (1-999 o 0,1-0,999) o in carati (10k, 14k, 18k, 22k o 24k). Nel caso invece di pietre preziose, come i diamanti, è bene considerare la scala delle cosidditte “4 C” anglosassoni per determinarne il prezzo. Carat cioè il numero di carati serve a stabilire il peso del gioiello e ne definisce la grandezza; cut, il taglio, indica la forma della pietra; colour è l’indice della colorazione della pietra che varia da D incolore (più pregiato) a Z giallo chiaro (il meno pregiato); clarity, infine, è il valore usato per misurare le imperfezioni di una pietra come opacità. crepe, for. Tutti questi dati sono contenuti nel relativo certificato gemmologico che riporta non solo le caratteristiche chimiche e fisiche della pietra ma anche quelli essenziali quali natura del gioiello e Paese di provenienza.

Vendere oro usato al miglior prezzo, le offerte differenti

oro usatoGli italiani lo hanno compreso da tempo: rivolgersi ad un Compro Oro oggi è il modo migliore per vendere i propri oggetti d’oro o d’argento ed intascare subito denaro contante.
ln questi casi, il commerciante dopo aver pesato e saggiato il titolo di tutti i preziosi, fa la sua offerta (generalmente diversa dagli altri competitor), che il privato cittadino è libero di accettare o meno.
Per questo motivo si consiglia di seguire il trend del momento (se è al ribasso è meglio aspettare, se è al rialzo è meglio vendere) e soprattutto di comparare più preventivi contemporaneamente, in modo da valutare la proposta più vantaggiosa.
Rispetto ai numerosi Compro Oro e ai Banco metalli, le gioiellerie tradizionali sia nella vendita di oggetti nuovi che nell’acquisto di oro usato, applicano uno spread tendenzialmente meno conveniente a causa degli alti oneri di gestione (personale, costi di locazione) con i quali deve far fronte alle spese e massimizzare i profitti.
Ma tra i costi che più fortemente incidono sull’applicazione delle royaltie, bisogna includere anche quello legato allo stoccaggio dei beni: tutti gli oggetti usati rimasti invenduti devono essere (almeno in parte) economicamente coperti, perché mettono a rischio una bella fetta del capitale investito.
Analogamente, tra gli stessi Oro point le stime non sono omologate e le differenze di prezzo possono superare il 20%: anche se tutti prendono come riferimento il fixing di Londra, la forbice dell’offerta può essere molto ampia.
Ciascun commerciante determina il suo tariffario personale e non vi è alcuna normativa di legge che abbia il potere di regolamentare questo aspetto.
Pertanto, se state pensando alle spese da affrontare per il prossimo inverno (testi scolastici per i figli, nuovi capi d’abbigliamento, costi per il riscaldamento ecc…), questo può essere il momento giusto per la dismissione dei vostri preziosi, soprattutto se si tratta di monili particolarmente usurati e in cattive condizioni.
Ma in che modo essere certi della serietà di un’azienda e riuscire a vendere ottenendo il prezzo migliore?
Innanzitutto per una ricerca mirata, il web può essere di grande aiuto perché esistono tanti siti specializzati con tabelle sempre aggiornate sulla quotazione giornaliera, e dove si possono monitorare le oscillazioni del mercato, riferite sia all’oro che all’argento.
Non sottovalutate l’importanza di servizi innovativi messi a disposizione da alcune piattaforme, soprattutto quelle che rappresentano catene di franchising già consolidate che spesso offrono bonus e promozioni che possono fare la differenza.
Dopo aver effettuato un’attenta selezione sul web, sarà più facile affidarsi ad operatori seri e rispettosi della legge.
Un Compro Oro onesto lo riconoscerete se possiede 3 requisiti fondamentali:
1) etica professionale e trasparenza verso il cliente,
2) qualità e convenienza delle offerte,
3) rapido accesso e fruibilità dei servizi 24 ore su 24.
Dopo l’espansione esponenziale avvenuta nell’ultimo decennio, oggi il fenomeno legato al boom dei Compro Oro si è decisamente attenuato.
Molti hanno capito che questa attività può essere molto redditizia ma, con tanta concorrenza, non è facile essere competitivi e, nello stesso tempo, far fronte a tutte le spese.
Oltretutto, gli esperti del settore hanno rilevato che la situazione congiunturale sfavorevole di questi ultimi anni non ha consentito più gli ampi margini di guadagno di un tempo: da un lato, molte persone alla ricerca di immediata liquidità sono state costrette a vendere il proprio oro, ma dall’altro, la crisi ha fatto registrare una forte contrazione dei consumi.
Ecco perché molti orafi decidono di aprire un Oro point affiliandosi ad un brand già noto, beneficiando di una serie di agevolazioni.
Nel settore della gioielleria, infatti, la formula del franchising oggi offre nuove opportunità, potendo contare sulla fidelizzazione dei clienti e sul radicamento nel territorio.
La convenienza risiede soprattutto nell’efficienza e nell’utilità di alcuni servizi:
– abbattimento dei costi legati all’inizio attività,
– consulenza di operatori professionali che forniscono assistenza step by step,
– supporto legato all’advertising che consente visibilità immediata a livello nazionale,
ritiro dell’oro lavorato rimasto invenduto.
Concludendo, verificate le offerte più remunerative ma fidatevi solo dei Gruppi più importanti (meglio posizionati sui motori di ricerca), gli unici realmente capaci di mantenere ciò che promettono.

Compro oro e banco metalli non sono la stessa cosa!

compro oroL’esplosione del numero di negozi che si offrono di acquistare oro e preziosi pagando in contanti, gli ormai famosi compro oro, è nel nostro paese un fenomeno abbastanza recente. Essi hanno hanno iniziato a nascere in seguito alla liberalizzazione del mercato dell’oro avvenuta nel 2000.

Se la forma attuale è quindi relativamente nuova, il concetto di ritirare oggetti in cambio di denaro è molto antico, e possiamo farlo risalire ai monti di pietà o banchi dei pegni. Queste istituzioni affondano le proprie radici nel medio evo: i primi esempi si possono trovare in Spagna nel 1300, ma è nell’Italia del secolo successivo che l’istituzione si sviluppa sia numericamente che organizzativamente ad opera delle congregazioni di frati minori, fino a essere presente in tutte le maggiori città della penisola. Il fine dei monti di pietà non era, come si può facilmente immaginare, il guadagno dell’esercente, bensì di offrire denaro in prestito a breve termine a coloro i quali non avrebbero avuto altro modo per ottenerlo.Perciò il monte di pietà basava il suo funzionamento sul pegno, garanzia di più facile accesso per la gente comune. Non era certamente un’idea originale: il pegno è praticato da sempre e nel Medioevo in particolare dai commercianti di ascendenza ebraica. Ai frati minori va il merito di aver organizzato e se vogliamo standardizzato il pegno. Il funzionamento era abbastanza semplice e non è cambiato molto nel tempo. Chi voleva accedere al prestito portava un oggetto, prezioso o meno, al monte questo era valutato e veniva erogata la cifra corrispondente in denaro. Il cliente aveva poi a disposizione un certo lasso di tempo per tornare a riscattare i propri beni. Se non lo faceva, questi divenivano automaticamente di proprietà del monte, che solitamente procedeva con una vendita all’asta. In origine l’ente poteva guadagnare solo se vendeva all’asta a prezzo superiore all’ammontare del pegno. La morale cristiana dell’epoca era infatti abbastanza rigida, e un ente caritatevole non poteva trarre profitti. Ovviamente ciò non durò a lungo. Perciò furono lentamente introdotte delle forme di remunerazione del denaro prestato, soprattutto per permettere all’ente si sostentarsi. La prima forma di remunerazione era data dalla differenza tra il valore di mercato degli oggetti impegnati e la somma erogata in prestito. Successivamente fu anche introdotto un interesse sul prestito.
Anche se hanno perso l’onore delle cronache e non sono più istituzioni caritatevoli ma veri e propri enti con scopo di lucro, i monti di pietà sono ancora presenti nelle maggiori città italiane, spesso ancora ospitati nelle sedi storiche, e gestiti da istituzioni bancarie, mantenendo sostanzialmente invariata la formula operativa medievale.

Le differenze tra banco dei pegni e compro oro sono numerose e sostanziali, è facile fare un parallelo tra l’istituzione medievale del monte di pietà e l’attuale figura dei compro oro e banco metalli, della quale almeno concettualmente paiono essere gli eredi.
Prima di tutto va chiarita la differenza tra compro oro e banco metalli. I primi possono acquistare oro usato dai privati per poi rivenderlo ad altri privati oppure ai banco metalli per farlo fondere. Non possono invece vendere o acquistare oro puro in forma di lingotti o monete. I banco metalli invece si occupano di acquistare oro vecchio dai compro oro stessi, oppure da privati per fonderlo e rivenderlo a privati, banche o gioiellerie sotto forma di lingotti di metallo puro. Precisiamo che non tutti i compro oro sono anche banco metalli, mentre è facile che i banco metalli si forniscano di un servizio compro oro per rendere più facile il proprio approvvigionamento di materiale.

Come abbiamo accennato i negozi compro oro hanno iniziato a svilupparsi a partire da una legge del 2000 che, recependo una direttiva europea, ha liberalizzato il commercio dell’oro, mentre i banco metalli esistevano già ma non fornivano servizi al pubblico. Prima di questa data infatti era la banca centrale a gestire in via esclusiva il mercato dei metalli preziosi. Potevano acquistare oro puro solo le fonderie e gioiellieri, che poi lo rivendevano al pubblico solo in forma lavorata. Ai privati cittadini era addirittura proibito detenere oro puro, e meno che mai vendere gioielli usati. Vediamo così che il semplice atto di rivendere un gioiello usato, che oggi ci appare tanto normale, fino ad un decennio fa era proibito e, viste le ovvie potenzialità che un tale mercato offre, non stupisce che il numero di esercenti si sia rapidamente impennato fino ai livelli attuali. La spinta finale allo sviluppo della categoria è stata offerta dalla crisi economica che ha colpito duramente, e ancora affligge, l’Europa in questo decennio. E’ facile immaginare come in tempi di disoccupazione e di difficile, se non impossibile, accesso al credito, la possibilità di vendere vecchi gioielli in cambio di denaro contante per far fronte alle necessità quotidiane, sia apparsa a molti come un’ancora di salvezza.

Parlando delle differenze tra l’istituzione medievale e la forma attuale, vediamo che prima di tutto è cambiato il fine. I compro oro sono infatti società con scopo di lucro. Semplici esercizi commerciali. E, seppur come abbiamo visto per alcuni la differenza è irrilevante, non si prefiggono alcun fine caritatevole o assistenziale.
Un’altra differenza fondamentale è nel tipo di transazione. Mentre il monte di pietà erogava un prestito garantito da un pegno, quindi riscattabile, il compro oro acquista l’oggetto in questione. Chi lo vende non avrà più alcun diritto di prelazione su di esso. Volendo potrà però riacquistarlo al prezzo di mercato.
Una similitudine tra i due esercizi sta nella fonte di guadagno. Il compro oro non prestando non applica un interesse, ma come il banco dei pegni guadagna sulla differenza tra il prezzo acquisto di un oggetto ed il prezzo di vendita che riceverà da una fonderia o da un altro privato.
Dalla nascita dei compro oro ad oggi, si nota come questi siano ormai considerati come una specie di finanziaria. La clientela è infatti cambiata negli anni e, mentre prima vi si recavano quasi solo persone in difficoltà, ora sono in molti a vendere oggetti inutilizzati per potersi permettere acquisti anche futili.

Ovviamente come accade da sempre, tutti coloro che maneggiano molto denaro non godono di buona fama, spesso più per l’astio diffuso da coloro che si vedono costretti a ricorrervi che per motivi effettivi. A questo pensiero comune non sfuggono certo i compro oro. A più riprese, complice anche una stampa non sempre benevola, sono stati accusati delle più disparate nefandezze, dalla truffa al riciclaggio di denaro.
Diciamolo subito, queste leggende non hanno ragion d’essere. E’ chiaro che qualche caso di negoziante disonesto ci sarà sempre, ma questo accade allo stesso modo per un compro oro o per un salumiere, piuttosto che un artigiano. La realtà è che questi esercizi sono asserviti ad una strettissima logica di concorrenza, perciò coloro i quali offrano prezzi non vantaggiosi, che ad alcuni potrebbero appunto ricordare una truffa, vengono fisiologicamente messi a margine dal mercato stesso. Dal punto di vista della legalità, ricordiamo che la normativa del settore è molto severa. Sono previsti numerosi controlli periodici nel corso dell’attività, che vanno dall’autorizzazione all’esercizio concessa dall’autorità di pubblica sicurezza fino al collaudo degli strumenti, ad esempio le bilance, effettuata dall’ufficio pesi e misure. In ultimo i compro oro devono emettere dettagliate ricevute e non possono erogare pagamenti in contanti per cifre superiori a mille euro.