Gioielli commerciali o personalizzati?

gioielliSin dall’antichità le donne si adornavano con oggetti preziosi che erano simbolo di ricchezza e prestigio. La realizzazione di un gioiello è una vera e propria arte iniziata durante l’età del bronzo con la lavorazione dei metalli e si è tramandata fino ai giorni nostri. Come recita un celbre detto popolare indonesiano, le persono sono solite decorarsi con gioielli e mettersi fiori nei capelli per fare gioire la propia anima affinché così non le abbandoni per andare altrove. Negli ultimi anni, grazie al diffondersi di video tutorial e guide online la creazione di monili è diventata un’arte accessibile a molti. Basta avere a disposizione perline o pietre, un filo, pinze, tronchesi e tanta fantasia. Tutto può essere riciclato e riutilizzato per creare oggetti. Se volete acquistarli invece avete un’ampia scelta tra gioielli artigianali e commerciali. I due tipi sono differenti sotto vari aspetti.

La prima motivazione è l’unicità del gioiello artigianale. Un artigiano orafo può realizzare anche più copie di uno stesso gioiello ma non potrà mai farne uno identico e questo lo renderà già unico nel suo genere. Il gioiello commerciale invece può essere realizzato in qualsiasi parte del mondo, anche in posti dove il costo della manodopera e la qualità dei prodotti sono molto bassi.
Un artigiano può realizzare gioielli su misura che si adattano perfettamente al cliente. E’ un artista che realizza oggetti curati nei minimi dettagli e che trasforma l’idea del cliente in un gioiello unico e particolare. Il gioiello commerciale invece è disponibile in poche misure che non rispondono alle esigenze di tutti i clienti.Tuttavia ai tempi d’oggi regalare un gioiello non è più solo amore per il bello ma è anche un investimento. Una volta che è stato stabilito che un gioiello artigianale è più personale di uno realizzato industrialmente vediamo come si fa a scegliere il gioiello più adatto. Meglio un monile d’epoca o uno contemporaneo? Da un lato abbiamo un oggetto contemporaneo che solo se è particolare nel design e nella lavorazione può risultare un ottimo investimento, dall’altro abbiamo un gioiello che acquista valore grazie alla sua antichità, ma non sono però gli unici elementi da considerare. I gioielli d’epoca generalmente provengono da collezioni private e lasciti come anelli, bracciali, collane a frangia, orecchini pendenti a disco e spille che vengono trasmesse di generazione in generazione. Questi oggetti sono tanto peculiari quanto difficili da reperire. Un modo può essere partecipare alle aste che vengono organizzate periodicamente dalle grandi case frequentate da collezionisti rischiando di acquistarli a cifre elevatissime oppure rivolgersi ad un banco metalli autorizzato che offre servizi analoghi a prezzi accessibili.

Altrimenti si può puntare sull’acquisto di gioielli usati a buon prezzo. In questo caso però vi serviranno alcune accortezze per riconoscere l’effettivo materiale usato, la sua preziosità e naturalezza. L’oro e l’argento usati generalmente mantengono il loro valore intrinseco invariato che è legato alla purezza del metallo. Per stabilire quindi il valore dei propri gioielli bisogna osservare in che misura è presente oro, argento o platino. Data la morbidezza di questi metalli nobili generalmente vengono mescolati insieme ad altri metalli quali il rame o il palladio. Il valore del gioiello è dato dalla composizione della lega. Un metodo per verificare il valore degli oggetti in oro e argento è verificare la presenza di un punzone che misura la purezza del metallo. La punzonatura viene espressa in millesimi (1-999 o 0,1-0,999) o in carati (10k, 14k, 18k, 22k o 24k). Nel caso invece di pietre preziose, come i diamanti, è bene considerare la scala delle cosidditte “4 C” anglosassoni per determinarne il prezzo. Carat cioè il numero di carati serve a stabilire il peso del gioiello e ne definisce la grandezza; cut, il taglio, indica la forma della pietra; colour è l’indice della colorazione della pietra che varia da D incolore (più pregiato) a Z giallo chiaro (il meno pregiato); clarity, infine, è il valore usato per misurare le imperfezioni di una pietra come opacità. crepe, for. Tutti questi dati sono contenuti nel relativo certificato gemmologico che riporta non solo le caratteristiche chimiche e fisiche della pietra ma anche quelli essenziali quali natura del gioiello e Paese di provenienza.